Agevolazioni e sgravi sui mutui per prima casa, come ottenere sconti e riduzioni di costi

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In questa guida parleremo dei mutui per la prima casa e in particolare delle agevolazioni e degli sgravi che vengono applicati a queste soluzioni di finanziamento. Vedremo quindi nello specifico quali sono le principali agevolazioni previsti sui mutui per la prima casa e come ottenerle.

Mutui per prima casa: cosa sono e dettagli

La maggior parte di coloro che sono interessati all’acquisto di una casa spesso hanno la necessità di ricevere un aiuto economico. Questo vuol dire che la maggior parte delle persone richiede di ottenere un mutuo per la prima casa. Con la dicitura prima casa non si intende tanto il primo acquisto immobiliare della propria vita, ovvero la prima abitazione di proprietà. Al contrario, si intende l’abitazione principale.

Il mutuo sulla prima casa è una forma di finanziamento spesso a medio e lungo termine. Viene concesso da una banca o da un istituto di credito per l’acquisto di un immobile. Questo immobile deve diventare naturalmente la tua abitazione principale. Qui stabilirai la tua residenza anagrafica, tua e della tua famiglia. Questo prestito viene concesso  in cambio di un rimborso delle rate mensili. Queste rate vanno a coprire sia il denaro dato in prestito che anche gli interessi che vengono applicati su questi mutui, ovvero il costo totale del finanziamento.

Di solito è la casa stessa che fa da garanzia economica per una banca o per per un istituto di credito che concede questi mutui. Come anche per altre tipologie di mutui, anche per quelli per la prima casa sono previste delle agevolazioni fiscali e non. Vediamo nello specifico quali sono le principali agevolazioni fiscali sul mutuo per la prima casa e in che modo si possono ottenere.

Agevolazioni e sgravi fiscali sui mutui per prima casa

Tra le principali agevolazioni per i mutui per l’acquisto della prima casa troviamo quelli che riguardano le fasce di età. In particolare, ad esempio, i soggetti di età inferiore ai 35 anni sono esenti dall’imposta  sostitutiva delle imposte di registro, oltre che di bollo catastali e spese ipotecarie. Inoltre, non sono soggetti nemmeno al versamento delle tasse sulle concessioni del governo. Costituiscono invece un’eccezione alcune categorie di immobili, tra cui ad esempio le abitazioni di tipo signorile oppure le ville, i castelli e i palazzi che hanno un pregio artistico o storico.

L’esenzione da questa tipologia di tassazione prevede la presentazione della documentazione che riguarda la proprietà di abitazione e che dimostra la tipologia di abitazione che si possiede. Il credito di imposta in questi casi può essere portato in diminuzione grazie alle imposte di registro ipotecarie e catastali. Il credito d’imposta  non permette di ottenere dei rimborsi, nemmeno a lungo termine. Se non si rispettano naturalmente tutte le condizioni e i requisiti per poter beneficiare di queste agevolazioni ovviamente, non si avranno più a disposizione questi vantaggi dal punto di vista economico.

Chi può usufruire delle agevolazioni?

I soggetti che possono usufruire di queste agevolazioni sono quindi gli under 35, che però devono rispettare dei requisiti ben precisi. In particolare, devono possedere una buona situazione economica e avere un ISEE non superiore ai 35.000annui. Possibilmente devono possedere un lavoro a tempo indeterminato che funge da garanzia economica per l’ottenimento del finanziamento. La coppia che richiede il mutuo non deve avere altri diritti di proprietà su altri immobili, ad eccezione dei beni per via ereditaria o che vengono utilizzati dagli altri membri della famiglia.

Queste agevolazioni possono essere ottenute oppure no, anche in base alla tipologia dell’immobile da acquistare. Molto dipende anche dalle loro dimensioni. Non devono superare infatti  i 90 metri quadri e non possono appartenere ad alcune categorie catastali. In ogni caso, la riduzione dell’Irpef sugli interessi passivi da versare non può superare il 19% del totale.

Sono previste delle agevolazioni per i lavoratori precari?

Oggi anche chi ha un lavoro precario ha la possibilità di usufruire di queste agevolazioni per ottenere dei mutui per l’acquisto della prima casa. Questa possibilità è dovuta al fatto che le banche e gli istituti di credito desiderano soddisfare le esigenze economiche anche di chi non ha una situazione economica particolarmente rosea. È un modo anche per venire incontro alle nuove realtà del mondo del lavoro di oggi. Queste iniziative  richiedono la necessità di dimostrare delle garanzie assicurative maggiori.

Queste garanzie sono naturalmente essenziali per offrire alla banca la sicurezza di poter recuperare le somme date in prestito. In questi casi quindi, può essere richiesta la presenza di un garante. Si tratta in buona sostanza di un soggetto che fa da garante economico per il correttore rimborso delle rate mensili del prestito.

In questi casi, la cifra non è comunque troppo elevata, proprio per via della situazione lavorativa precaria del soggetto richiedente. Ci possono essere delle agevolazioni sia per quanto riguarda l’imposta di registro ipotecaria che per quella catastale. Questo vale anche per i mutui per la prima casa che vengono concessi ai lavoratori precari.

Ci sono dei requisiti per godere delle agevolazioni?

Al di là delle agevolazioni e degli sgravi fiscali, occorre tenere conto anche del fatto che l’acquisto della prima casa necessita del pagamento di tutta una serie di contributi ridotti rispetto all’immobile che non è destinato ad abitazione principale. Infatti, se ad esempio acquisti l’abitazione da un privato o da un’impresa, possono essere applicate delle imposte di registro catastali e ipotecarie fisse, di solito con importi molto bassi. Ci sono dei requisiti ben precisi che devono essere rispettati per beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali per il mutuo per la prima casa. In particolare, la casa non deve essere un immobile di lusso.

Si deve trovare nello stesso comune in cui si ha la propria residenza abitativa o in cui si lavora. In ogni caso, sarai costretto a trasferire la tua residenza abitativa entro 18 mesi dall’acquisto della casa. Se la tua intenzione è quella di detrarre dall’Irpef gli interessi applicati sul mutuo per la prima casa, allora devi trasferire la tua residenza entro un anno dal suo acquisto. Se in passato hai già avuto modo di acquistare un’altra abitazione grazie alle agevolazioni per la prima casa, puoi beneficiarne di nuovo a patto però di vendere quella vecchia entro 12 mesi dal nuovo acquisto.

Sono dei requisiti molto importanti che devono essere quindi rispettati per poter accedere a questi. Sono importanti soprattutto per poter accedere a queste agevolazioni. In questo modo, hai la possibilità  di ridurre i costi, soprattutto quelli iniziali, per l’ottenimento del mutuo. Inoltre, puoi detrarre le spese fiscali, come ad esempio quelle notarili, per la richiesta del mutuo per la prima casa dopo il suo acquisto.

Tassi e spese accessorie

La scelta del mutuo per l’acquisto della prima casa può essere soggetta a tassi anche molto diversi tra di loro. È il caso ad esempio dei tassi fissi e di quelli variabili. Una volta che hai scelto quindi qual è il momento giusto per l’acquisto della tua prima casa, allora puoi rivolgerti a una banca o a un istituto bancario. Questi istituti devono essere in grado quindi di avviare tutte le pratiche necessarie per la richiesta di un mutuo per la prima casa. Il mutuo per la prima casa è una delle tipologie più frequenti di finanziamenti utilizzate in Italia per l’acquisto del proprio immobile.

Questi mutui possono avere una durata variabile. Inoltre, possono prevedere di tassi di interesse molto diversi tra di loro. Di solito, i tempi previsti per il rimborso delle rate mensili del mutuo per la prima casa possono andare dai 5 anche fino ai 30 o 40 anni. Molto dipende dalla rata mensile che si sceglie di fissare, in base alle nostre esigenze e alle nostre possibilità economiche. Ciò che caratterizza un mutuo non è solamente il suo scopo di utilizzo, ma soprattutto il tipo di tasso che viene applicato su di esso.

I tassi fissi possono rendere più o meno conveniente il fatto di accettare una certa tipologia di prestito rispetto ad un’altra soluzione. I tassi fissi rappresentano una soluzione ideale per chi non desidera correre dei rischi dal punto di vista economico. Infatti, i mutui a tasso variabile spesso sono influenzati dai cambiamenti del mercato economico. In caso ad esempio di un mercato al ribasso, si possono arrivare a pagare delle rate mensili inferiori. Tuttavia, in caso di mercato al rialzo si pagheranno delle rate mensili con dei tassi interesse maggiori.

A chi servono i mutui per prima casa?

I mutui per la prima casa sono utili soprattutto per chi ha la necessità di acquistare la propria prima casa. Questa non deve essere naturalmente necessariamente la prima abitazione acquistata nella propria vita. Al contrario, si tratta di una dicitura che indica l’acquisto della prima abitazione in cui si ha intenzione di collocare la propria residenza abitativa.

Sono dei mutui che possono avere quindi numerose agevolazioni e sgravi fiscali, soprattutto per chi si trova ad esempio in una difficoltà economica particolare. È importante trovare la tipologia di mutuo per la prima casa più adatta per te e per la tua situazione economica, anche attraverso dei confronti on-line.