Valore del tasso fisso di un mutuo: da cosa dipende? Come si calcola? Info

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Come si calcola il valore del tasso fisso di un mutuo? Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione digitale, insieme a un bisogno di sempre maggiore trasparenza, consente di oggi di conoscere il valore del tasso del proprio mutuo senza dover attendere la comunicazione della propria banca circa eventuali oscillazioni. Una volta noto lo spread applicato dalla banca al mutuo contratto, l’utente può fare da sé il calcolo rilevando la quotazione di uno specifico parametro denominato IRS, alla durata pari a quella del mutuo. Sommando tale parametro allo spread, si ottiene così il tasso di mutuo applicato dall’istituto. Scopriamo più in dettaglio come funziona il calcolo del valore di un mutuo a tasso fisso.

IRS, cos’è e come si calcola

IRS è l’acronimo di Interest Rate Swap, ed è il valore di riferimento del tasso di interesse applicato a un mutuo tasso fisso. L’IRS può essere considerato una sorta di accordo finanziario stipulato tra la banca e uno speculatore disposto a rischiare, che determina un certo valore medio annuo: quando un istituto di credito propone un mutuo a tasso fisso,

determina la quota percentuale del tasso d’interesse facendo una media dopo aver studiato le tabelle degli ultimi 15 anni, a cui viene aggiunto il punto percentuale che ha lo spread nel momento della stipula del contratto

L’IRS viene calcolato tenendo conto delle oscillazioni dei mercati obbligazionari e degli accordi presi con i soggetti che decidono di accettare i rischi derivanti di questi mercati. I dati ottenuti vengono raccolti e messi in un grafico che fungono da storico annuale. Facendo la media di questi dati si ottiene il calcolo dell’IRS su un periodo di 15 anni. Per gli istituti di credito tale valore offre una ragionevole sicurezza statistica, per cui si ritiene che per i prossimi 15 anni l’andamento delle oscillazioni del mercato dovrebbero risultare il medesimo. Questo perché l’IRS a 15 anni è quello più utilizzato, ma vi è anche l’IRS a 20 o 25 anni, a seconda della durata del piano di ammortamento del mutuo.

Esempio calcolo mutuo tasso fisso

Per comprendere meglio il funzionamento del mutuo a tasso fisso, vi proponiamo un esempio di scuola: rammentiamo la formula di base che prevede

  • IRS +
  • Spread =
  • Valore del mutuo riportato nel contratto di finanziamento

Mettiamo che l’utente sottoscriva con la banca un mutuo a 15 anni: il valore del tasso di interesse sarà dato dalla somma dell’IRS statistico degli ultimi 15 anni più lo spread applicato dalla banca. Poniamo il caso che l’IRS 15 anni sia al 3 per cento e lo spread applicato all’1,20 per cento: il tasso fisso del proprio mutuo avrà un valore complessivo del 4,20 per cento.

Come trovare il miglior mutuo a tasso fisso

Grazie ai siti di comparazione possiamo confrontare le offerte di mutuo a tasso fisso esattamente come faremmo con quelle del mutuo a tasso variabile, valutando TAN e TAEG con gli spread applicati dai singoli istituti di credito. Ricordiamo che

  • Il TAN e il Tasso Annuo Nominale che indica in valore percentuale gli interessi puri applicati al finanziamento
  • Il TAEG e il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica in valore percentuale tutti i costi correlati applicati al finanziamento oltre agli interessi

Grazie ai numerosi portali dedicati possiamo verificare le possibili variazioni dell’IRS quotidiane e capire qual è lo spread applicato dalla banca sul tasso di interesse. In questo modo possiamo facilmente trovare l’offerta di mutuo più conveniente sul mercato sulla scorta delle nostre possibilità ed esigenze.

Il valore dello spread

Detto con un linguaggio molto semplice, lo spread rappresenta il guadagno reale di un istituto di credito sul mutuo, il costo aggiuntivo detto anche ricarico che viene applicato al tasso di base, che permette non solo di compensare i rischi finanziari connessi ma anche un margine di utile. Per i mutui a tasso fisso

lo spread rappresenta la quota aggiuntiva che si applica al parametro di riferimento IRS. Poiché il tasso è fisso lo spread viene utilizzato per il suo calcolo una sola volta, ossia nel giorno della firma del contratto di mutuo, e in seguito non subisce più modifiche.

Conclusioni

Il calcolo del valore di un mutuo a tasso fisso è molto semplice e dipende da un valore di mercato a cui si aggiunge lo spread applicato dal singolo istituto di credito. Dal punto di vista del sistema bancario, accordare centinaia di mutui per milioni di euro a un tasso fisso, comporterebbe gravi perdite in caso di innalzamento dei tassi dopo pochi anni. Ecco perché oggi si privilegia la promozione di mutui a tasso variabile, che si adattano alle oscillazioni obbligazionarie lasciando le banche in una sorta di zona di comfort, proponendo offerte con tassi molto più allettanti rispetto ai mutui a tasso fisso. Per questo motivo consigliamo sempre di fare un confronto tra le varie offerte di mutuo, sia a tasso fisso che variabile, per valutare la migliore proposta del momento