Mutuo con tasso fisso all’1,5 %, tutte le informazioni e i dettagli

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Ci sono istituti di credito che offrono il mutuo con tasso fisso all’1,5 per cento? Grazie ai siti di comparazione on line possiamo scoprire ogni giorno quali sono le offerte più allettanti e fare le nostre valutazioni sulla convenienza. Prima di richiedere un mutuo per acquisto o ristrutturazione, è bene calcolare la rata in anticipo sulla base delle informazioni che vengono fornite dall’istituto di credito sui tassi di interesse applicati. Un mutuo all’1,5 per cento è sempre conveniente? Bisogna vedere quali sono le condizioni a cui la banca eroga tale finanziamento, e le spese correlate oltre al rimborso del capitale: scopriamo insieme come valutare l’effettiva convenienza di un mutuo.

Come calcolare la rata del mutuo

In linea generale, la rata del mutuo non deve essere maggiore di un terzo dello stipendio percepito, o degli stipendi se il mutuo è cointestato. Per calcolare la rata sulla base delle informazioni riportate nel foglio illustrativo si può utilizzare un programma Excel o un più comodo calcolatore on line: i dati da tenere presente sono

  • Valore dell’immobile
  • Importo del mutuo
  • Durata del rimborso del finanziamento
  • Numero e periodicità delle rate (mensili, trimestrali o semestrali)
  • Tasso di interesse + spread

Nel mutuo a tasso fisso gli interessi si calcolano sommando il guadagno netto della banca, ossia lo spread, che viene caricato sull’indice Irs (o Eurirs). Per fare un esempio semplice, ipotizzando un mutuo ventennale da 100.000 euro a tasso fisso all’1,5 per cento, la rata mensile dovrebbe risultare intorno ai 490 euro.

Le spese correlate

Se il mutuo a tasso fisso è al riparo dalle oscillazioni del mercato del credito rispetto al tasso variabile, spesso però può celare delle insidie date da inflazione, interessi passivi e spese che si sommano. Per quanto concerne l’oggetto della nostra analisi, un mutuo a un tasso così allettante come l’1,5 per cento spesso viene rilasciato solo a determinate condizioni di durata e LTV, sigla quest’ultima che indica il Loan to Value, ossia il rapporto tra capitale richiesto e valore dato dalla perizia dell’immobile. Inoltre è bene guardare con attenzione alle varie spese correlate all’erogazione, come

  • Costi di perizia
  • Spese di istruttoria
  • Imposta sostitutiva
  • Spese di apertura e gestione pratica
  • Spese di incasso rata
  • Assicurazione sulla casa

Queste spese sono raccolte e riassunte nel valore percentuale TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale che determina l’effettiva convenienza di un finanziamento. Quanto più è basso tale indice, maggiore risulta essere la convenienza del mutuo.

LTV e durata

Tuttavia come abbiamo anticipato vi sono altre questioni che dobbiamo tenere in considerazione, e che incidono enormemente sul nostro rimborso del mutuo. Sono diversi gli istituti che propongono un TAEG intorno all’1,5 per cento, ma molto spesso

la durata del mutuo non deve superare i 10 anni, altrimenti il tasso subirà dei rialzi. Inoltre, a fronte di una media come valore coperto del mutuo all’80 per cento, spesso come LTV per ottenere per il mutuo tasso fisso 1,5 per cento non si va oltre il 50-60 per cento.

Comparazione mutui: alcuni semplici consigli

Quando sfruttiamo i portali che permettono di confrontare mutui in tempo reale e osservare quali sono le migliori proposte del momento, cerchiamo di tenere a mente alcune semplici regole che ci aiutano a trovare l’offerta più conveniente.

  1. Scegliere il mutuo con lo spread migliore (più basso)
  2. Valutare il TAEG più che il TAN
  3. Diffidare dei prodotti misti, che non sempre sono convenienti
  4. Chiedere info sulle agevolazioni (in caso di mutuo prima casa)
  5. Chiudere altri finanziamenti prima della richiesta mutuo perché penalizzanti

Nel caso specifico di un mutuo con tasso fisso all’1,5 per cento sarà opportuno informarsi che si tratti della condizione realmente offerta e non semplicemente di un tasso di ingresso, ossia di un vantaggio iniziale che dura solo le prime rate prima di assestarsi sul tasso di regime per la restante durata. Spesso le banche per attirare nuovi clienti pubblicizzano tassi molto bassi ma solo come forma di “benvenuto”, ma nel contratto di finanziamento per obblighi di trasparenza devono essere riportati i tassi effettivamente applicati.

Conclusioni

Indubbiamente un mutuo con tasso fisso all’1,5 per cento risulta essere molto allettante, ma il risparmio effettivo sul rimborso rischia di venire attenuato se durata e LTV sono troppo bassi rispetto alla media, o comunque in rapporto alle nostre specifiche esigenze. Potrebbe risultare una proposta di mutuo conveniente se abbiamo già un buon capitale in contanti da mettere sull’acquisto dell’immobile, per cui ci basta effettivamente un finanziamento breve. In caso contrario sarebbe opportuno valutare un mutuo a un tasso un po’ più elevato, ma con durate e LTV ben più lunghi, condizioni spesso più opportune per chi deve acquistare un immobile dilazionando il rimborso nel tempo.