Quale tasso di interesse scegliere per il mutuo secondo le nostre esigenze, consigli

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Quando si sceglie a quale compagnia affidarsi per un mutuo, sono molti gli aspetti che possono essere considerati: il tempo di erogazione, le garanzie che la compagnia richiede all’utente e così via. Sicuramente, per ogni utente, è molto importante scegliere il giusto tipo di tasso d’interesse in modo da sapere sempre e in modo preciso quali siano le spese mensili per saldare il debito con la banca. Come avremo modo di approfondire all’interno della nostra guida odierna, non tutti i tassi sono uguali, anzi, ne esistono diverse tipologie che possiedono caratteristiche uniche. E’ importante sottolineare che le spese aggiuntive, oltre alla cifra dovuta per il saldo del debito, non si limitano al tasso d’interesse ma anche alle cosiddette spese “accessorie”. La nostra guida di oggi sarà completamente dedicata ai nostri consigli per scegliere il tasso d’interesse ideale secondo le proprie esigenze: analizzeremo tutte le principali tipologie di tassi d’interesse e vedremo quali sono i più adatti alle varie esigenze che gli utenti possono avere. Inoltre, spenderemo anche qualche riga per parlare delle spese accessorie, di quali siano utili, quali possono essere evitate e come risparmiare anche su questo specifico fronte. Per cui, se volete sapere come scegliere il tasso d’interesse per il mutuo secondo le vostre esigenze, leggete la nostra guida di oggi fino in fondo! 

I tassi dei mutui non sono tutti uguali

Per chi è meno avvezzo al mondo dei mutui potrebbe servire un preliminare chiarimento su cosa siano i tassi d’interesse. I tassi d’interesse sono le “aggiunte” che l’utente deve pagare, ad ogni rata, alla compagnia che gli ha elargito il denaro. Inutile dire che questi interessi sono proprio la fonte di guadagno delle banche che finanziano gli acquisti di immobili. 

I tassi d’interesse dei mutui non sono costanti ma dipendono dall’andamento del mercato. Non entreremo troppo nei dettagli di come il mercato influisca sui tassi dei mutui, anche perchè è un discorso su cui si potrebbero scrivere interi libri, ma vi porteremo un esempio per farvi capire come la situazione economica globale possa influire sul mutuo della vostra casa in un paesino sperduto delle campagne italiane. 

L’esempio che ci piace portare sempre nel nostro blog quando dobbiamo spiegare come i mercati possano influire sul tasso del mutuo è quello della situazione economica pre e post duemilasette. Nel 2007, infatti, la BCE ha stanziato numerosissime misure per introdurre nei mercati europei moltissima liquidità. Prima del 2007, per via della crisi economica globale, i tassi dei mutui erano arrivati a superare il cinque per cento del valore della rata. Dopo il 2007, invece, i tassi dei mutui hanno cominciato una rapida discesa che li ha portati a valere lo 0,1-0,2 percento della rata.

Dall’esempio che vi abbiamo portato potete subito intuire come, in caso di grave crisi economica, i tassi dei mutui si impennino così che le banche non possano guadagnare dal prestito erogato.

Inutile dire che spesso l’utente abbia poca voce in capitolo per quanto riguarda i tassi d’interesse nel momento in cui decide di acquistare un immobile. L’utente può però prepararsi ad eventuali cambiamenti che possono avvenire nel mercato così da non dover spendere più di quanto previsto ad ogni rata. Insomma l’utente può scegliere il tipo di tasso di interesse che verrà applicato al proprio mutuo. E’ importantissimo scegliere in modo intelligente il giusto tipo di tasso di interesse perché questo ci permette di “stare tranquilli” durante le decine di anni necessarie per saldare il debito.

Nelle prossime sezioni della guida vedremo quali sono le tre tipologie principali di tassi d’interesse e vi consiglieremo quale potrebbe essere la migliore per le vostre necessità.

Tasso d’interesse fisso: la tipologia più sicura

Il primo tasso d’interesse di cui vogliamo parlarvi è quello più scelto dalla maggior parte degli utenti che sottoscrivono un contratto per un mutuo. Si tratta di una tipologia molto sicura di tasso d’interesse seppur con meno potenziale di risparmio, vediamo perché.

Il tasso fisso viene deciso dalla banca, la quale non fa assumere all’utente la responsabilità di compensare le spese dovute alle oscillazioni di mercato, ma piuttosto richiede un tasso leggermente più alto di quello richiesto dai mercati. In questo modo la banca guadagna sempre leggermente di più di quanto “dovrebbe” e si protegge da eventuali oscillazioni di mercato. Nel caso in cui i tassi dovessero salire anche in modo vertiginoso, il tasso fisso rimane sempre lo stesso così l’utente può dormire sonni tranquilli sapendo che le rate del suo mutuo saranno sempre uguali.

Un tasso fisso è sicuramente consigliato a tutti quegli utenti che, sapendo di poter spendere leggermente in più rispetto al minimo indispensabile per avere il mutuo, vogliono garantirsi maggiore sicurezza per il futuro. Particolarmente consigliato è il tasso fisso nel caso in cui i mutui abbiano periodi di saldo molto lunghi: trenta o venti anni. Ciò non di meno la scelta del tasso fisso offre meno potenziale di risparmio, rispetto alle scelte che vedremo nelle prossime sezioni.

Tasso d’interesse variabile: la tipologia per risparmiare

Il tasso variabile è l’opposto del tasso fisso: quando si opta per questa soluzione, infatti, si lascia che sia il mercato a decidere quale sia il tasso minimo da applicare ad ogni rata del mutuo. Questo tipo di contratto è particolarmente utile per tutti coloro che cercano il maggior risparmio possibile pur tenendo i potenziali rischi di un mutuo che varia con le oscillazioni del mercato.

La tipologia di mutuo che stiamo analizzando è sicuramente consigliata per coloro che sono interessati in un mutuo dal periodi di estinzione molto breve, così che le possibilità di “sorprese” da parte del mercato siano minori. Nel migliore dei casi l’utente stipula un contratto a tasso molto basso che lo porta a risparmiare per l’intera durata del periodo di estinzione per via della stabilità dei mercati. Nel peggiore dei casi,invece, l’utente si trova a pagare rate decisamente più salate.

Tasso d’interesse variabile con cap: la “via di mezzo”

Come fare se si vuole risparmiare ma anche avere un minimo di sicurezza per quanto riguarda l’importo della rata negli anni futuri? La risposta è semplice, si sceglie un tasso variabile con cap: questo tipo di tasso prevede un tetto massimo oltre il quale il tasso della rata non può salire. Tramite questa soluzione gli utenti si aggiudicano le possibilità di risparmio offerte dal mutuo a tasso variabile, con la sicurezza offerta dal mutuo a tasso fisso. 

Una scelta sicuramente consigliata per la grande maggioranza degli utenti che possono preferire sia i mutui con periodo di estinzione breve, che quelli con periodo di estinzione lungo.

Taeg e spese accessorie

E’ inutile dire che le spese legate al saldo di un debito con una banca non sono tutte direttamente legate alla cifra che è stata prestata, anzi. Una percentuale della spesa che l’utente deve affrontare ogni mese con le rate è dovuta alle cosiddette spese accessorie. Le spese accessorie non sono altro che l’insieme di tutte le spese che vanno sostenute per burocrazia, assicurazioni, servizi opzionali e così via. 

Quando si firma un contratto per un mutuo è molto probabile leggere, da qualche parte, l’acronimo taeg: questo valore indica la percentuale annuale di denaro che l’utente paga per le spese “extra” rispetto al saldo del debito. Il taeg include sia il TAN (indice degli interessi che l’utente paga alla banca) che tutte le spese extra.

Inutile dire che un mutuo con taeg molto alto presenti rate decisamente salate per l’utente! Consigliamo sempre di confrontare sempre i taeg prima di scegliere un mutuo. 

Per ridurre l’impatto che il taeg ha sulle spese totali si può rinunciare ad alcuni servizi come l’assicurazione. Tuttavia non è sempre possibile rinunciare a tali servizi perchè alcuni di essi sono ritenuti obbligatori dalla banca (ad esempio l’assicurazione serve per fare in modo che le rate vengano pagate anche se l’utente dovesse avere improvvisi problemi economici).

A questo punto possiamo ritenere conclusa la nostra guida odierna contenente tutto quello che c’è da sapere su come scegliere il tasso d’interesse per il mutuo secondo le vostre esigenze. Ci auguriamo vivamente che il nostro breve compendio di consigli vi possa tornare utile per scegliere il mutuo più vantaggioso per la vostra situazione economica. Inoltre vi ricordiamo che il nostro blog è interamente dedicato all’argomento dei tassi e dei mutui: nel caso in cui steste cercando altre informazioni sull’argomento, siamo sicuri che potrete trovarle tutte all’interno del nostro blog. Vi ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo di rivedervi presto!